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Natale: una Festa di luci e canti



Dio è luce e in lui non ci sono tenebre.

Risuona il cielo di canti,
esulta di gioia la terra.

È bello lodare il Signore.

È bello cantare al nostro Dio,
dolce è lodarlo come a lui conviene.

Applaudite, popoli tutti,
acclamate Dio con voci di gioia,
cantate inni a Dio
cantate inni al nostro re.

[da Gv.- dall’inno pasquale - dal salmo 91-146-46]

“Una luce è scesa dal cielo ad illuminare la terra” e in questo presepio gli uomini, gli animali e la natura stessa sembrano coinvolti in una visione di sacro stupore.

E' la notte di Natale del 1818, in un solitario paesino di montagna in Austria, Oberndorf  presso Salisburgo,  nella chiesetta di San Nicola  fervono i preparativi per la Santa Messa di mezzanotte.

Il parroco Joseph Mohr si accorge che l'organo positivo ha un problema ai mantici, perciò è inutilizzabile; convoca con sollecitudine l'organista della chiesetta, tale Franz Xaver Gruber, perché gli appronti una melodia su di una sua poesia di Natale che tiene da un paio d'anni  in un cassetto.

Il lied viene eseguito dallo stesso parroco nella voce di tenore accompagnata dalla chitarra, mentre la voce di basso è del maestro Gruber.

Quella notte per la prima volta si odono le note di “Stille Nacht”, la melodia di Natale più famosa nel mondo. 

La versione italiana “Astro del ciel”  si avvale del testo letterario del prete bergamasco Angelo Meli, che nel 1937 lo diede alle stampe.

Struttura in legno
cm 80
×64×62
Illuminazione con 5 lampadine a 220V