2013

2014

2015

Icone:
immagini di fede

“Non adoro la materia, ma quello che raffigura”

Qui vediamo un iconografo impegnato nel suo ambiente a dar vita a ciò che il buon Dio gli suggerisce, protetto da un angelo custode che affinché nulla turbi il mistico silenzio, con discrezione zittisce il suo pari che scende  la scaletta. Par di “udire” quel silenzio; lo fanno credere le cose essenziali che l’ambiente offre al nostro sguardo: l’inginocchiatoio, il crocefisso che lo sovrasta, il libro delle letture che accompagna l’artista nei momenti di pausa, il lavandino che gli permette di purificarsi a guisa del  sacerdote nell’atto dell’offertorio, i barattoli dei colori, i pennelli e alcune icone già pronte (fra le quali quella di Santa Matrona, santa russa del XX sec.) appese alle pareti nell’attesa di una futura destinazione; e ben in evidenza l’immagine fotografica di Benedetto XVI nello storico incontro con  il futuro patriarca di Mosca Kirill (Cirillo I). E par pure di udire le preghiere che mentalmente accompagnano e guidano la mano del paziente artista, che proprio attraverso quest’arte, disciplinata e forgiata dalla meditazione dei santi misteri, offre a tutti l’icona di Colui del quale noi stessi siamo immagine. Nella scena è presente anche un gatto che, pur nel dormiveglia, sembra essere attento alle  persone che curiose si avvicinano al presepio per osservarlo, ma nel sistemarsi dentro il mobile un piatto si è spezzato, forse metafora della ancora dolorosa separazione tra i cristiani nel mondo. Possa la luce del Natale di Cristo condurre il mondo intero entro le braccia della Chiesa, corpo vivo di Gesù.

Struttura in legno
cm 80
×63×60
Illuminazione con 3 lampadine a 220V