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Natività rupestre

Ben cinquecento anni prima di Giotto, mani intrise di quella fede che deve accompagnare ogni forma d’arte religiosa, a Matera erano state “stampate” sulle pareti, in una grotta labirintica, immagini che a tutt’oggi si possono ammirare nella “Cripta del Peccato Originale”.

Fanno parte di un discorso catechetico che ha istruito e parlato al cuore di molte generazioni; una vera e propria Bibbia figurata destinata al popolo dei fedeli.

Alcune scene rappresentano episodi inerenti alla Genesi: la Creazione di Adamo, Eva tentata dal serpente, Eva che offre il frutto proibito ad Adamo.

In alcune nicchie sono rappresentati San Paolo con ai lati Sant’Andrea e San Giovanni; poi si notano la Madonna e il Bambino adorati da due figure femminili riccamente vestite; in altre sono rappresentati gli Arcangeli, San Michele, San Raffaele e San Gabriele.

Prendendo spunto da questa accattivante visione rupestre si è trasferita l’idea in questo Presepio, considerando che la grotta è stata l’alveo naturale che duemila anni fa ha accolto e udito i primi vagiti del Gesù Bambino.

Nella parte superiore del Presepe possiamo ammirare l’imponente facciata di una roccia che l’uomo del passato ha saputo trasformare in luogo abitativo; immagine dell’intera umanità sorretta da Gesù, raffigurato nella grotta sottostante; l’Agnello che viene a liberarci del peccato e persino della paura delle nostre mancanze.

Nella grotta si sviluppa un’ estesa rappresentazione del Natale del Signore, in una composita ed originale visione pittorica, quasi vera contemplazione dell’evento. La dura e solida roccia che accoglie le immagini, infonde vigore e plasticità ai personaggi.

All’interno, un sacerdote e forse il suo cappellano, si lasciano coinvolgere dalle splendide immagini che, per la loro ubicazione, noi possiamo solo immaginare, mentre all’ingresso due giovani, accomunati dalla commozione della visione biblica si sono seduti per volgere un ultimo sguardo a queste immagini che nei secoli hanno attirato e accolto processioni di fedeli, sempre rinnovando in ognuno di loro la gioia e la consapevolezza di essere figli amati da Dio.

Posando ora il nostro sguardo all’esterno della grotta, sulla sinistra, ecco una coppia di sposi appena giunta che si sta organizzando per la visita del luogo; ciò che per tanto tempo hanno desiderato sta per realizzarsi. Lo zaino o le sacche che tutti i viandanti hanno con sè, fanno pensare ad al lungo viaggio necessario per raggiungere la suggestiva meta.

Alcuni uccelli svolazzando festosi sulla parete rocciosa, con le loro ali ci ricordano gli angeli che accolsero Gesù alla Sua nascita:

Poi subito si unì all’Angelo una moltitudine della milizia celeste, che lodava Iddio, e diceva: Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà” (Lc 2,13-14)

Struttura in legno
cm 60
×83×61
Figure in cartapesta con anima in fil di ferro ricoperto di DAS
Illuminazione con 3 lampadine a 220V