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2023 |
2024
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Ombre del passato dnanz a San Ptroni
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Il presepio, modesto o elaborato che sia, è un parlar per immagini; un’arte che si sviluppa attraverso la memoria. Le persone e i fatti del passato si rendono nuovamente presenti.
La contemplazione e il compiacimento di un presepio divengono dunque preghiera e lode al Dio Creatore che si è fatto uomo ed è venuto ad abitare in mezzo a noi.
La scena in questo presepe si svolge in piazza Maggiore in una fredda ma limpida serata invernale di metà ottocento.
“Dnanz a San Ptroni” (ossia davanti alla basilica di San Petronio a Bologna) è posizionata la Natività di Nostro Signore Gesù Cristo.
Si avverte nella quiete della sera il passo cadenzato di un cavallo che lentamente trascina una carrozza da un lato all’altro della piazza sui ciottoli del selciato; un papà accompagna il suo bambino a far visita al presepe; alcune persone si soffermano vicino alla natività, mentre altre si prostrano in adorazione. Dai lumini accesi si può immaginare che durante la giornata diverse persone si siano fermate a contemplare Gesù Bambino.
Vicino alla statua di Vittorio Emanuele II un elegante signore si ferma e, in segno di rispetto, si leva il cappello. Un sacerdote, nonostante sia indaffarato per la preparazione delle solenni funzioni, si incammina verso la Natività concedendosi un po’ di tempo per meditare e contemplare il mistero del Natale.
In questo presepe si è voluto ricordare anche la figura di San Petronio a volte un po’ dimenticata, come suggerisce una riflessione di Antonio Fiacchi, scrittore bolognese dell’ottocento.
In un suo racconto dialettale, con la sua arguta ironia, sottolineava infatti le sfumature della vita cittadina analizzando gli usi e costumi della famosa città, dotta non meno che grassa, e proseguiva riflettendo che se per strada a Napoli si chiamava un Gennaro qualsiasi molte erano le persone che si voltavano mentre a Bologna chiamando Petronio nessuno si sarebbe voltato.
Viene pertanto rappresentato nella scena anche San Petronio, che, quasi fosse un Re Magio, omaggia Gesù bambino portando in dono la “turrita Bologna”.
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Struttura in legno
cm 80×72×76
1 lampadina da 220V
e microlampade da 12V



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